2 Febbraio 2023
Corriere della Sera - Massimo Gaggi - Pag. 26
Scende l’inflazione e calano i tassi. La Federal Reverse che a novembre aveva alzato il costo del denaro dello 0,75% e a dicembre aveva deciso un ulteriore aumento dello 0,50%, ieri ha deliberato un altro ritocco, questa volta dello 0,25%. Il capo della banca centrale americana, Jerome Powell ha affermato: ‘Per la prima volta posso dire che il processo di disinflazione è iniziato, ma è troppo presto per cantare vittoria’. Le cose migliorano, non c’è più una crescita incontrollabile dei prezzi di materie prime, energia e cibo. I timori ora si concentrano sul costo del lavoro: si teme che gli ostacoli a un rientro dell’inflazione che richiederà comunque tempo, possano venire proprio da qui. I dati sono contraddittori. Due giorni fa è emerso un certo rallentamento del ritmo di crescita dei salari a dicembre, Altri dati di ieri, tuttavia, indicano un mercato del lavoro ancora molto rigido: le offerte insoddisfatte d’impiego sono risalite a 11 milioni, mentre il tasso di disoccupazione a dicembre è sceso al 3,5%. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Fed alza i tassi di 25 punti base Powell annuncia nuove strette’ – pag. 6)
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2 Febbraio 2023
Corriere della Sera - Valentina Iorio - Pag. 26
Rallenta la corsa dei prezzi a gennaio. Secondo le stime dell’Istat, l’inflazione registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua dal +11,6% del mese scorso. La flessione si deve soprattutto all’inversione di tendenza su base annua dei prezzi dei beni energetici regolamentati, alle tariffe e al rallentamento degli energetici non regolamentati e degli alimentari non lavorati. Frena anche la corsa del ‘carrello della spesa’ con i beni alimentari, per la cura della casa e della persona che registrano un calo su base tendenziale da +12,6% a +12,2%. Al contrario, aumenta quella dei prodotti ad alta frequenza di acquisto da +8,5% a +9,0%. Il fatto che l’inflazione annuale sia in calo non significa che i prezzi stanno scendendo ma solo che l’aumento su base annua è meno intenso. L’Istat ha aggiornato il carrello della spesa; nel 2023 entrano la visita medica sportiva, la riparazione degli smartphone e le apparecchiature audio intelligenti. Ma anche il massaggio estetico e il deambulatore. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Prezzi, a gennaio si consolida la frenata. Giù l’energia (-11%)’ e ‘Nel paniere entrano riparazione smartphone e visita medica sportiva’ – pag. 7)
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2 Febbraio 2023
Italia Oggi - Cristina Bartelli - Pag. 24
L’Ufficio statistico dell’Unione europea, ieri, ha aggiornato il Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico. Parte del voluminoso documento è dedicata alla classificazione dei crediti di imposta. Secondo Eurostat la cessione dei crediti fiscali senza limiti è debito pubblico. Non si tratta, invece, di una potenziale riduzione del gettito fiscale. Mentre, se la cedibilità è limitata, allora la classificazione ricade nei crediti non pagabili, visti appunto come una riduzione di entrate tributarie. Si gioca su queste sfumature il destino dello sblocco dei crediti fiscali del Superbonus. Mentre, sulla possibilità di smaltire lo stock dei crediti attraverso una percentuale dell’1% delle somme riversate dalle banche con l’F24 le interlocuzioni sono ancora in corso con Eurostat. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Le regole di Eurostat: cessione dei crediti più difficili in futuro’ – pag. 5)
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2 Febbraio 2023
Italia Oggi - Giulia Sirtoli - Pag. 24
Bonus edilizi. È online il portale Enea 2023 per la trasmissione dei dati. Per i lavori terminati nel 2023 che godono dell’ecobonus e del bonus casa è operativo da ieri il nuovo portale. Per i lavori conclusi tra il 1° e il 31 gennaio 2023, il termine di 90 giorni subisce uno slittamento e parte dalla data di entrata in funzione del servizio. L’adempimento, infatti, va effettuato entro 90 giorni dalla fine dei lavori, coincidente con il collaudo delle opere, oppure con la data indicata nel certificato di fine lavori o nella dichiarazione di conformità. Tuttavia per i lavori conclusi nel mese di gennaio 2023, vista la mancanza del portale per la trasmissione, i 90 giorni decorrono dal 1°febbraio 2023, data di messa online del sistema in calce.
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2 Febbraio 2023
Italia Oggi - Andrea Bongi - Pag. 26
Il tetto a 100 mila euro cambia pelle ai due milioni di contribuenti forfetari. Il rischio di fuoriuscita in corso d’anno dal regime a imposta sostitutiva deve infatti far mutare, fin da subito, i comportamenti fiscali di tale particolare categoria di contribuenti. Anche l’approccio dei consulenti che seguono i soggetti in regime forfetario deve cambiare, probabilmente in modo radicale, sull’enorme platea di soggetti che hanno optato per il regime a imposta sostitutiva che, stando ai dati forniti dal sottosegretario Massimo Bitonci durante il Videoforum di ItaliaOggi, ha raggiunto al 31 dicembre 2022, quota 2,1 milioni. La novità contenuta nella legge di Bilancio incide su due aspetti. Uno, tributario, costituito dall’impatto sull’Iva e sulle imposte dirette delle fuoriuscite dal regime in corso d’anno. L’altro riguarda invece l’approccio che il contribuente forfetario dovrà tenere già dal 1°gennaio 2023, sulla base anche delle nuove indicazioni che il consulente fiscale gli impartirà.
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2 Febbraio 2023
Italia Oggi - Franco Ricca - Pag. 27
Ieri, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha chiarito che sono definibili in via agevolata anche le irregolarità nei versamenti mensili e trimestrali dell’Iva, risultanti dalle comunicazioni trimestrali delle liquidazioni periodiche: le disposizioni di cui ai commi 153 e seguenti dell’articolo 1 della manovra 2023 sono infatti applicabili anche alle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle Lipe. Trova così soluzione l’incertezza che scaturisce dalla formulazione letterale delle disposizioni di riferimento, che prevedono la definizione dei c.d. avvisi bonari, anche relativamente alle rate in corso alla data del 1°gennaio 2023, delle ‘somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni’, richieste con le comunicazioni previste dall’art. 36 bis del Dpr 600/1973 e dall’art. 54 bis del Dpr 633/1972. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Sanatoria avvisi bonari anche per i controlli automatizzati da Lipe’ – pag. 39)
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2 Febbraio 2023
Il Sole 24 Ore - Giuseppe Latour e Giovanni Parente - Pag. 5
Le stime dell’Ance rilanciano il pressing per un nuovo intervento sulle cessioni dei crediti incagliati. Sono circa 6mila i cantieri fermi, tra unifamiliari e condomini, con il rischio di fallimento per almeno 1.700 imprese di costruzioni e la perdita di circa 9mila posti di lavoro. Secondo le stime dell’associazione dei costruttori sarebbero 15 miliardi i crediti fiscali attualmente bloccati. Migliaia di interventi che contavano su questo meccanismo per andare avanti stanno finendo nelle sabbie mobili: banche e intermediari finanziari sono costretti a chiudere le porte a causa della capacità fiscale esaurita, committenti che non hanno più liquidità per pagare i lavori, imprese che non possono pagare i fornitori. In mezzo, famiglie in difficoltà e condomini nel caos. Molti cantieri si stanno fermando, con l’avvio di relativi contenziosi. Sono allo studio nuove misure per garantire lo sblocco dell’utilizzo dei crediti ceduti.
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2 Febbraio 2023
Il Sole 24 Ore - Marco Mobili e Gianni Trovati - Pag. 8
Un emendamento del Governo al decreto Milleproroghe modifica i meccanismi della tregua fiscale e allarga i confini di rottamazione e stralcio a Imu e multe. Slitta al 3 marzo il termine, scaduto l’altro ieri, entro il quale i sindaci avrebbero potuto stoppare lo stralcio parziale delle loro entrate, che nel caso dei tributi era limitato all’azzeramento di sanzioni interessi o dei soli interessi per le multe. Al Mef si lavora ad un’altra modifica che entro la fine di marzo consenta ai sindaci di decidere ‘l’integrale applicazione’ dello stralcio disciplinato dal comma 222 della manovra. Anche per le entrate locali, in pratica, la tagliola potrebbe azzerare tutto il debito, le sanzioni e gli interessi delle partite fino a 1.000 euro affidate entro il 31 dicembre 2015. L’obiettivo è lasciare massima libertà decisionale ai Comuni, in un ventaglio di possibili scelte decisamente allargato. Cambia il calendario dello stralcio. Che diventerà effettivo il 30 aprile, con un mese di slittamento rispetto alle previsioni della manovra e, di conseguenza, le attività di riscossione vengono sospese fino a quella data. Slitta invece al 30 settembre il termine entro il quale l’Ader rendiconterà agli enti creditori le quote annullate.
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2 Febbraio 2023
Il Sole 24 Ore - Laura Ambrosi e Antonio Iorio - Pag. 39
Con i due istituti della conciliazione giudiziale speciale e della definizione delle liti la manovra 2023 tenta di chiudere i contenziosi pendenti. La definizione delle liti presenta un perimetro più ampio: vi rientrano anche gli atti della riscossione nel caso in cui la controparte sia l’Agenzia delle Entrate. La conciliazione giudiziale speciale, invece, riguarda solo le controversie relative ad atti impositivi, con esclusione quindi delle liti concernenti atti riscossivi e liquidatori. Sono inoltre escluse dalla conciliazione le controversie con l’agenzia delle Dogane e con gli enti locali. Sono parimenti esclusi i procedimenti già oggetto di sentenza di appello per i quali non sia stato notificato ricorso per Cassazione al 1°gennaio 2023. Per tutte queste ipotesi l’unica opzione è la definizione delle liti con la precisazione che per i tributi locali va verificata l’applicazione da parte dell’ente interessato. In caso di conciliazione bisogna considerare: la nuova imposta conseguente l’abbattimento; i relativi interessi; le sanzioni minime ridotte a 1/18. Tale importo deve essere confrontato rispetto al 100%, 90%, 40% delle sole maggiori imposte senza interessi e sanzioni previsto per la definizione.
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2 Febbraio 2023
Il Sole 24 Ore - Giuseppe Latour - Pag. 41
Una nota pubblicata ieri sul portale dell’Enea dedicato alle detrazioni fornisce nuove indicazioni su come gestire le sviste nei documenti trasmessi. Per i piccoli errori formali nelle asseverazioni relative al Superbonus non va inviata una Pec; è sufficiente, invece, preparare una dichiarazione di atto notorio, da trasmettere al beneficiario della detrazione e da conservare in caso di controlli futuri. La nota riguarda molti casi: quelli più frequenti sono gli errori nell’indicazione dell’immobile sul quale si interviene, ad esempio scrivendo in modo scorretto il nome della strada o sbagliando il numero civico. Gli errori possono riguardare anche le indicazioni delle particelle catastali relative all’immobile o le generalità del beneficiario. Purché, invece, sia corretta la trascrizione del codice fiscale del beneficiario (che invece è fondamentale). Tutti questi elementi non incidono sulle parti sostanziali dell’asseverazione che invece sono quelle relative ai contenuti tecnici e a quelli economici.
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2 Febbraio 2023
Il Sole 24 Ore - Paola Ficco - Pag. 41
Con l’ordinanza n. 2374/2023 la Corte di cassazione ha affermato che la riduzione delle imposizioni sulla Tari è obbligatoria se il servizio pubblico è istituito ma non erogato. La riduzione agisce anche senza provare che il disservizio sia imputabile al Comune, sempre che lo scostamento dalle modalità previste per l’erogazione, sia grave e perdurante. L’ordinanza dei giudici di legittimità ha deciso i rapporti tra il Comune di Napoli e un ipermercato, dopo un lungo contenzioso tributario su un avviso di pagamento del 2012 per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti di imballaggio prodotti dall’ipermercato. La Corte, cassando la sentenza 8127/48/2015 della Ctr della Campania, considera come speciali i rifiuti dell’ipermercato. Questione oggi superata perché il Codice ambientale classifica come urbani i rifiuti di imballaggio di supermercati e ipermercati.
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2 Febbraio 2023
Il Sole 24 Ore - Angelo Busani - Pag. 42
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 185/2023, ha sostenuto che la donazione della quota di controllo di una società, dai genitori ai figli, non beneficia dell’esenzione da imposta di donazione qualora il potere di amministrazione della società non competa ai donatori. Nel caso analizzato, pur essendo oggetto della prospettata donazione l’85% del capitale sociale di una Sas di diritto lussemburghese, l’Agenzia ha rilevato che i soci accomandatari, titolari dell’1% del capitale sociale, avevano il potere di nomina dell’organo amministrativo della società. Da questo rilievo l’Agenzia deduce che, anche dopo il trasferimento della quota di controllo della società, i figli non possono essere considerati quali soci di controllo in quanto sono i soci accomandatari che ‘continueranno a ricoprire il ruolo di soci di controllo della società’.
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Le rassegne e il calendario fiscale sono un prodotto Metaping - Servizi per Commercialisti, Avvocati e Ordini Professionali